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Fede Post in italiano

Il poco Diventa Molto Nelle Mani di Dio

Hai mai detto al Signore: “Non posso fare quella cosa”? A me è capitato ed ero totalmente convinta che non avesse senso nemmeno provarci. Finché il Signore non mi ha mostrato che anche le cose piccole diventano grandi nelle sue mani.

Spesso grandi folle seguivano il Signore. E quel giorno, dopo aver attraversato il Mar di Galilea, non fu diverso. Lui era andato a riposarsi in un luogo tranquillo, solo con i suoi discepoli.

Ma anche lì la folla lo seguì. E quando Gesù li vide ne ebbe compassione perché erano come pecore senza pastore. (Marco, capitolo 6).

Così, nonostante la sua stanchezza e il dolore per la morte di Giovanni Battista, si sedette e insegnò loro. Finché, vedendo che si era fatto tardi, i discepoli proposero di mandare la gente a comprare del cibo.

Il poco diventa molto

“No, dategli voi da mangiare!” disse Gesù, ignorando la loro obiezione che non avevano né abbastanza cibo, né abbastanza denaro per comprarne così tanto.

Invece, Lui insegnò loro di prendere quel poco che avevano e darlo a Dio. “Ma noi abbiamo solo cinque pani e due pesciolini. Che cosa sono per così tanta gente?”

Eppure, da quella piccola quantità di cibo, ognuno ne aveva quanto voleva! 5000 uomini, più donne e bambini. E dopo hanno pure raccolto 12 cestini di avanzi! Perché anche poco, se nelle mani di Dio, diventa tanto.

Dio dà molto, ma dobbiamo usarlo.

Cristo non aveva bisogno di usare il loro cibo. Avrebbe potuto creare qualcosa dal nulla. Ma Lui scelse di operare con ciò che il Padre aveva già fornito.

Molte volte nella Bibbia Dio ha fatto usare alle persone di ciò che avevano già. Dal bastone di Mosè, alla fionda di Davide, al vaso quasi vuoto della vedova.

“Che cosa hai in mano?” Dio chiese a Mosè. “Una verga,” lui rispose. E il Signore lo usò come prova che era stato Lui a mandare Mosè. Il che fece sì che perfino il Faraone lo ascoltasse. (Esodo 4).

“Che cosa hai in casa?” Eliseo chiese alla vedova, “Bene, portami quel vaso e prendine in prestito qualcuno da tutti i tuoi vicini!” E Dio usò quel po’ di olio che aveva per fare una miracolosa scorta di olio che durò per tutti e tre fino alla fine della terribile carestia. (2 Re 4)

Dio ci ha dato molto, ma spesso non lo vediamo.

Dio ha messo molto anche nelle nostre mani. Benedizioni materiali, talenti e tutti i doni spirituali necessari per portare avanti la sua opera.

Ciononostante, spesso trascuriamo questi grandi doni. Ci convinciamo di essere carenti e incapaci, e così falliamo nell’andare avanti con fede obbediente.

Eppure, anche un piccolo seme di fede esercitato in obbedienza diventa potente nelle mani di Dio.

Dimentichiamo che poco diventa molto nelle Sue mani.

E come i discepoli con quei piccoli pesci e pani, noi dimentichiamo che anche poco diventa molto nelle mani di Dio.

Ho imparato questa lezione anni fa, la prima volta che ho dovuto parlare a una riunione di donne. Parlare in pubblico non mi preoccupa, nemmeno davanti a molte persone. Ma insegnare la Parola di Dio (soprattutto in italiano) è un’altra cosa. È una responsabilità enorme e questo mi spaventa.

Le mie doti non risiedono nel parlare, ma nello scrivere e nel fare da mentore, quindi ero convinta che avrei fallito. Soprattutto, avevo paura di deludere Dio.

Ma il Signore mi ha ricordato: “Ti ho già dato molto. Hai una storia da raccontare: la mia storia nella tua vita. Racconta quella e io farò il resto.

Alcune persone dicono che parlare in pubblico fa tremare le ginocchia. Ginocchia tremanti? Io stavo tremando dappertutto! E avevo la bocca così secca che non riuscivo nemmeno parlare!

Sono sicura che quelle donne pensavano di essere entrate per errore in uno spettacolo comico. Probabilmente, muovendo la testa su e giù nel vano tentativo di sciogliere la lingua secca, sembravo una persona cercando di imitare una gallina!

La capacità di Dio è ciò che conta

“Sapevo di non essere in grado di farlo,” ho detto al Signore. Ed egli rispose: “Hai ragione, e io lo sapevo già. Non ti ho forse detto che dovevi solo superare le tue paure e fare del tuo meglio, che io avrei fatto il resto?

Dio non ci chiama per le nostre capacità o competenze, sa che non sono sufficienti. Ci chiede solo di fare la nostra parte, promettendoci che lui farà il resto. Perché Egli è il Dio che fa molto con poco.

Allora ho riaperto la bocca e Lui ha davvero fatto il resto! È stato straordinario, perché il mio messaggio sul come superare la paura toccò i loro cuori. Lo so perché molti me lo hanno detto e non c’era un occhio asciutto nella stanza.

Ma sapevo anche che non era per merito mio. Non era certo perché sono un’oratrice capace e potente. Non lo sono.

“Dio ha messo nelle nostre mani tutti gli strumenti neccesari per compiere la sua opera,” ho detto loro. Ma prima dobbiamo superare i nostri dubbi e le nostre paure, e poi usare quelle cose che Egli ci ha già dato. Sapendo che il resto lo farà sempre Lui, perché ce lo ha promesso.”

Molte persone nella Bibbia non avevano molto. Qualche pesce, un bastone qualunque, un vaso quasi vuoto. Quello che avevano era poco. E non era sufficiente finché non l’hanno dato a Dio.

Forse anche noi non abbiamo molto. Magari, come Mosè, siamo convinti di essere incapaci di parlare bene. Oppure, come Filippo con un po’ di pesce e pane, pensiamo che i nostri pochi talenti non andranno lontano.

Ciò che noi abbiamo non è sufficiente e non lo sarà mai. Ma quando prendiamo quel poco e lo diamo a Dio, diventa più che sufficiente – perché Lui fa grandi cose.

Poco diventa molto quando lo mettiamo nelle mani di Dio. Perché è Lui il Dio che fa il resto.

Non conta la mia capacità, ma la mia risposta alla capacità di Dio.

Corrie ten Boom
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